Edizione 2025

IN AGRICOLTURA

Nel mondo dei contadini non si entra senza un chiave di magia

Carlo Levi

Sin dall’antichità la trasformazione della natura dalla sua forma selvaggia in paesaggio rurale, attraverso metodi nel tempo via via più sofisticati, è stata un’attività necessaria per ottenere i prodotti indispensabili alla sopravvivenza del genere umano.

Il contadino, divenuto agricoltore, da sempre si è posto di fronte al lavoro con l’umile risolutezza di chi è consapevole che tramite la coltura (del resto il termine agricoltura deriva dal latino ager - campo, e cultura – coltivazione) può produrre alimenti essenziali alla sfera, per così dire, materiale della vita.

Anche l’arte è sostanziale per la nostra esistenza, nutrimento utile ad appagare ciò che è dentro di noi, quella parte nascosta fatta di emozioni, sensazioni, stupori.

E così si trovano straordinarie assonanze tra questi due ambiti tramite azioni comuni che un’accurata valutazione porta alla luce dei più attenti osservatori.

Come nei campi la maturazione di un bene naturale è il risultato di attese, di cura, di impegno costante, così la creazione di un’opera artistica richiede riflessione, studio, capacità di adattamento al contesto.

 

Il coltivatore deve cercare di essere costantemente in simbiosi con le variazioni che le condizioni ambientali impongono e, oggi, i cambiamenti climatici richiedono l’applicazione di strategie differenti, spesso di complessa attuazione, per limitare i danni nella resa dei terreni.

Gli artisti hanno la necessità di mettersi in ascolto per cogliere i segnali di trasformazione del mondo nella sua globalità, tracce da sviluppare secondo un arricchente punto di vista compositivo.

Se la finalità principale della sussistenza consiste nell’alimentare l’uomo, la cultura, intesa come coltivazione, offre l’occasione di innovative esplorazioni con riletture che hanno l’obiettivo di generare dialogo e prospettive.

Nel Roero, territorio disponibile e accogliente, l’invito ad abbandonarsi alla scoperta viene vissuto quale opportunità di conoscenza, una eccezionale sensibilità verso visioni ed esperienze di cui l’arte è portatrice.

Il risultato finale è frutto dell’interazione tra la poetica degli artisti e coloro che questi luoghi li abitano grazie alla messa a valore della passione e del rispetto per la terra, sentimenti fortemente identitari, stimolo delle nostre aspettative.

Patrizia Rossello
Direttore artistico Creativamente Roero